Come è nato il Laboratorio del Sale
Il Laboratorio del Sale (Lab.sal) nasce da un studio sul valore del sale nella evoluzione della specie umana, articolato tra aspetti antropologici e nutrizionali. L'adozione degli estratti ha favorito lo sviluppo di uno strumento didattico dedicato alla prevenzione dei disordini da carenza iodica, il progetto IODIOINFORMA ne ha avviato l'applicazione nei programmi scolastici locali.
L'attualizzazione del tema profilassi iodica, attraverso il veicolo del sale iodato, ha permesso di promuove l'iniziativa, come pratica d'interdisciplinarietà, in primo luogo tra i docenti.
L'integrazione delle competenze tra operatori sanitari, volontari formati e docenti, di materie scientifiche e umanistiche, è stato l'elemento fondante dell'azione ospitata in ogni contesto scolastico visitato.
Gli strumenti adottati per le attività di laboratorio hanno previsto il coinvolgimento degli studenti sia sul piano individuale che di gruppo, mentre i contenuti, proposti nella formazione, sono stati richiamati con fasi di apprendimento affinate al gioco.
Le attività del laboratorio sono costantemente centrate sul delicato equilibrio esistente tra iodoprofilassi, veicolata attraverso il consumo di sale iodato, e controllo del rischio cardiovascolare, legato all' eccesso di sodio contenuto nel sale.
Obiettivi del laboratorio sono l'identificazione degli alimenti a maggior contenuto di iodio e sodio, nonché la promozione dell'uso, se pur moderato, di sale iodato a tavola.
Le competenze e le abilità relative al binomio tiroide-iodio e cuore-sodio sono acquisite attraverso dinamiche cognitivo-comportamentali.
Il Laboratorio del sale, nella versione proposta dal 2009 al 2012, prevede l'articolazione in due tempi, la Narrazione o fase informativa, il Mio Menù e la Spesa o fase esperienziale.
La versione integrale del programma è scaricabile in formato pdf.
Dal 2013 è stata sviluppata un'applicazione multimediale proposta in questo sito come Laboratorio del Sale 2.0.
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Daniela Agrimi